Ricerche su fotografie della Libia


In questi lunghi e vuoti giorni anche cose che sembrano banali si dilatano e diventano importanti da riempire una, o anche più giornate.

Giorni fa mi sono messo nella immane opera di dare ordine alle foto digitali che ho nel mio PC e in tanti dischi e chiavette, risultato di almeno 20 anni di vita in giro per il mondo in privato e per lavoro.

Tra le altre ne ho trovata alcune del luglio del 2009, scattate in Libia.

 

Ricordo benissimo quel giorno, ero con Dennis Morson, dovevamo fare la “Site Survey” che era obbligatoria per poter presentare un’offerta per la Zuetina Oil.

 

L’impianto da realizzare era una espansione degli impianti di Libbah e di Hakim vicino a Zellah. Ci avevano fissato l’incontro sull’impianto alle 7 del mattino.

 

Siamo partiti da Tripoli il giorno prima e siamo stati ospiti a cena per la notte a Zellah nella casa dei genitori un dipendente Libico della Bonatti. Fu una ospitalità generosa e commovente

pur nella modestia della loro casa.

 

Sbrigammo la formalità della visita al site in un paio di ore, c’era poco da vedere, qualche fotografia e verso le 10 eravamo pronti per il ritorno.

Sulla strada del ritorno chiesi a Dennis di fermarsi in prossimità di un forte che si vedeva su di una collina lungo la strada. Nei giorni scorsi ho trovato la foto del forte.

 

 

Mi sono messo alla ricerca della località su Google Earth a naso, non era facile, ho confrontato gli orari delle foto scattate durante la Survey con quelle fatte al forte, circa tre ore e mezza.

Ho calcolato la distanza che potevamo aver percorso alla media di 75-80 km/h .. e Bingo! ho trovato la località di “Abu Nujaym “ sulla strada che da Misurata porta all’interno verso Ueddan.

Non ero contento ed ho cercato notizie di quel forte che poteva risalire alla conquista coloniale dell’Italia, ma non ho trovato nulla.

La località è nominata su Internet per le rovine di un forte di epoca romana. Un forte che faceva parte del “Limes Tripolitanus” un insieme di fortificazioni che difendevano la Tripolitania da attacchi provenienti da est. La mia ricerca si era chiusa con ben poco.

Ma …. Il periodo di “otium” mi ha portato un’altra sorpresa.

 

Avevo fatto anni fa una ricerca su di una fotografia che ritraeva mio padre quando era militare nel 1939 a Bengasi.( era ufficiale di complemento ed era stato richiamato per aggiornamento). 

La foto mostrava una stazione ferroviaria e si vedeva bene il kilometraggio ma non il nome della località, spinto dalla curiosità avevo fatto una ricerca e trovato che a quella progressiva di 76km c’era solo una piccola stazione di un paese fondato da ossequiosi coloni italiani romagnoli che avevano dato il nome di “Predappio Cirenaico” oggi “Sidi Maius”

 

Per quella mia fruttuosa ricerca di allora avevo trovato molte informazioni della località utilizzando la preziosa Guida d’Italia del Touring Club Italiano- Possedimenti e Colonie. Tripolitania e Cirenaica. Edizione del 1929.pag 458. Nella cartella dove avevo salvato il risultato delle mie ricerche su Predappio Cirenaico avevo archiviato anche una copia della pagina che lo riguardava.

La linea viene avvicinandosi al 2° gradino dell'altipiano, attraverso l'ampia depressione di Got el-Hasàn, formata dall’ U. Bacùr: vista ampliss. da tutti i lati. Si rasentano a d., su un poggio, i ruderi romani di Gasrel-Gárra e il marabutto Sídi Mahius: km. 76 Staz. Predáppio Cirenáico m. 347 (a sin.)..

A sin., Predáppio Cirenáico, centro della pianura di en-Nágaa, Hót. Moderno, 30 cam., buono. Paesetto grazioso di recente costruz a pianta regolare, con viali e casette di solo pianterreno, abitate da italiani. Pozzo con acqaua abbondante azionato da motore. Comando di presidio; Staz. Carabinieri; telef..

 

 

Dalla guida avevo appreso che a Predappio Cirenaico l’Hotel Moderno offriva 30 comode stanze, ed il telefono!

 

Poi un amico mi ha inviato foto recenti delle stazioni lungo la linea Bengasi -Barce , ma quella di Sidi Mahius non c'è.

 

 

Quando ieri, dopo aver chiuso, qualche giorno fa, l’infruttuosa ricerca sul forte di Abu Nujaym, ho aperto la cartella di Predappio Cirenaico mi è tornata in mente la preziosa Guida del ’29 e l’ho consultata per sapere cose dicesse del forte.

Ecco cosa dice della località di “Abu Nujaym “ che nella mappa del 1929 coincide con una localita dal nome assonante chiamata “Bu Ngem”

 

XXVIII- Da Misurata Città a Socna TRIPOLITÁNIA pag 378 Carta, p. 168.-

…proseguendo nel letto dell’uàdi, si arriva a, km. 235, Bu Ngem m. 100, c. 100 ab. stabili, misero villaggio in una piccola oasi (150 palme), che le sabbie insidiano da vicino, e in una vasta pianura ove si perdono le tracce dell'uádi Béi el-Chaib. Vi sono 17 pozzi, con acqua fortem. magnesiaca.

 

Bu Ngem, estrema mudíria della regione Orfélla, venne fondato nel 1843,-sulle rovine dell'antica Boin, per opera di Mohámmed Emin pascià governatore turco della Tripolitánia. Vi è un fortilizio romano abbastanza bene conservato, orientato quasi esattam. e costruito nel pendio N di una collina. Fu compiuto nel 201 d. C. per opera del legato Q. Anicio Fausto. È a pianta-rettangolare (m. 132 x 86), con un portale in ciascuno dei lati. Nell'int., a O,-è una triplice serie di pilastri, che pare indichino il posto del praetorium; vi sono anche avanzi di terme che un'iscriz. acrostica indica Inalzate dal centurione Q. Avidio Quinziano. Vi è anche un castello turco. 

Quindi il castello di Abu Nujaym, che ho fotografato è stato costruito dai Turchi nella prima metà dell’800.

Tutto qui a volte internet non ti dice tutto , una vecchia guida del Turing si.

PS Internet ha avuto una rivincita . Vi ho trovato la mappa del forte Romano (coperta da Copyright)